"L'Umbria è una delle sei regioni italiane in cui il ricorso alla cassa integrazione continua ad aumentare rispetto al 2010, mentre a livello nazionale c'è una diminuzione". A lanciare l'allarme la Cgil dell'Umbria che, in una nota, ricorda come "in un quadro nazionale molto difficile, la situazione dell'Umbria è oltremodo preoccupante".
"I dati sulla nostra regione - prosegue la nota - ci dicono infatti che, nel raffronto tra primo semestre 2010 e primo semestre 2011, in controtendenza con l'andamento del Paese, la cassa integrazione aumenta del 9,3%. Una aumento dovuto esclusivamente alla cassa integrazione straordinaria, che cresce del 15,33%, e alla cassa integrazione in deroga, che sale del 21,72%, mentre la cassa integrazione ordinaria diminuisce del 27,4%.Indicativo inoltre è il numero dei lavoratori umbri coinvolti, che sono complessivamente 23.404, di cui 3.619 nella Cigo, 3.621 nella Cigs e ben 16.164 nella Cigd. Mentre i lavoratori coinvolti dalla cassa integrazione a 0 ore sono 11.702 di cui 1.810 nella Cigo, 1.810 nella Cigs e 8.082 nella Cigd". "Di fronte a questa situazione - prosegue la nota -, che è estremamente preoccupante, come testimoniano le tante vertenze aperte nella nostra regione, la Cgil ritiene necessario un confronto immediato con Cisl e Uil per concordare le opportune iniziative da programmare nei prossimi giorni e nella ripresa di settembre, in difesa del lavoro, dello sviluppo e dei diritti della nostra regione". (LV)
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