La polizia postale di Perugia ha identificato dieci persone, registrate su uno dei più diffusi social network del momento, Facebook, accusate di aver scritto dei messaggi di scherno sulla vicenda che ha portato alla morte del piccolo Jacopo Riganelli la scorsa settimana, dimenticato in auto dal padre. Individuati i responsabili del gesto di cattivo gusto, ai quali si è risaliti tramite gli stessi account Facebook, gli investigatori, secondo quanto reso noto dall'Ansa, invieranno ora un rapporto alla Procura di Perugia al fine di stabilire quali reati contestare loro. Si sta inoltre procedendo ad ulteriori accertamenti, destinati eventualmente ad ampliarsi. Intanto la polizia postale di Perugia, diretta da Annalisa Lillini, si è rivolta ai gestori del noto social network chiedendo la cancellazione della pagina, alla quale risultavano iscritti già una novantina di persone. Un appello è stato rivolto anche a tutte quelle persone che, utilizzando Facebook, possono segnalare la pagina agli amministratori, indicandola come sgradita e irrispettosa, attraverso l’apposita applicazione. E c’è già chi, in attesa che la pagina venga rimossa, ha deciso di rispondere per le rime a chi ha dimostrato tanta insensibilità e cattiveria di fronte ad una tragedia come quella che ha investito il piccolo Jacopo e la sua famiglia. (MT)
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