E’ da un’incisione di Bartolomeo Pinelli presente nelle collezioni del MUVIT che attesta l’abituale evoluzione dell’antica osteria in “caffè”, avvenuta agli inizi del XIX secolo e il consumo diffuso del cioccolato, sino ad allora bevanda élitaria, che trae spunto la mostra Chicchere oggi. La cioccolata in tazza nel segno della ceramica contemporanea, realizzata dallaFondazione Lungarotti in occasione di Eurochocolate. Muovendo dalla scena descritta dal Pinelli, la mostra si articolerà proponendo le rivisitazioni contemporanee di artisti dotati di particolare senso dell’ironia come il ferrarese Riccardo Biavati o il marchigiano Roberto Fugnanesi, affiancate alle interpretazioni di ceramisti di solida tradizione, come il derutese Ubaldo Grazia, di interpreti del contemporaneo comeMarino Ficola, Marino Moretti e Giorgio Crisafi. “Memore della felice collaborazione avuta nel 2005 con la mostra “Cioccolata squisita gentilezza” – afferma Maria Grazia Lungarotti, direttore dell’omonima Fondazione – abbiamo rinnovato con grande entusiasmo la collaborazione con Eurochocolate, organizzando una piccola ma originalissima mostra che intende dare risalto alla “chicchera” da cioccolata calda, oggetto raffinato ed eccentrico che ha subito solleticato la fantasia degli artisti coinvolti. La mostra offre al turista che arriva per Eurochocolate una ragione in più per visitare l’Umbria, assaporarne il gusto e conoscerne – attraverso le collezioni del Museo di Torgiano – le più antiche tradizioni legate al vino”. La chicchera – il cui nome deriva dallo spagnolo jicara, a sua volta derivato da un termine azteco indicante il guscio di un frutto tropicale adoperato dagli indigeni come ciotola – diviene, su commissione e non, produzione di particolare rilievo presso tutte le fabbriche di porcellana e le botteghe di vasai e si impone in due diverse forme. La più diffusa, di provenienza orientale, permane sino al XIX secolo: oblunga, priva di impugnatura, ha labbro leggermente svasato, andamento curvilineo verso la base ad anello. L’altra, più preziosa e rispondente alle ricercatezze delle porcellane settecentesche, è dotata di coperchio per non far raffreddare la cioccolata e di due aeree impugnature. Questo piccolo oggetto, un tempo di uso comune, oggi meno, ma così caratteristico del consumo di cioccolata, sarà dunque reinterpretato in occasione della kermesse del cioccolato, che quest’anno compie i suoi primi diciotto anni, da artisti e ceramisti come una vera e propria opera d’arte. La mostra si terrà a Torgiano, presso il MUVIT Museo del Vino, dal 14 ottobre al 20 novembre 2011, accessibile con il biglietto d’ingresso del museo. (MT)
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