Non ha fatto sconti a nessuno Fausto Bertinotti, ex presidente della Camera dei deputati e leader storico della Sinistra italiana. A Deruta, nell’ambito di Magia di un’arte nel chiostro del Museo regionale della ceramica, ha presentato il suo nuovo libro: “Chi comanda qui?”. “Il testo – ha detto ad una platea assorta e rapita – è nato dopo aver tenuto cinque lezioni all’Università di Perugia. Sempre aule stracolme, 3 o 400 studenti. Questo mi ha spinto a scrivere e a trattare in modo diffuso e approfondito il tema della Costituzione italiane nel nostro tempo”. Bertinotti ha citato Franklin Delano Roosevelt, ha citato John Maynard Keynes, ha ricordato il miracolo del “new deal”, il piano di riforme economiche e sociali promosse dal presidente americano dopo la grande crisi del ’29. Ma non si è sottratto dal constatare che questi tempi, figli di un globalismo sfrenato e di un liberismo senza pari, hanno posto le basi per il fallimento di qualsiasi altro piano che, in una qualche maniera, possa somigliare a quello di quegli anni. Fausto Bertinotti, rimproverato chi “dà per scontata la democrazia”. “La democrazia – ha sottolineato – è un processo lungo e lento da conquistare, i cui effetti sono quelli della realizzazione dell’eguaglianza tra le persone”. L’ex leader di Rifondazione comunista ha detto che: “Sono tempi in cui si vive una crisi drammatica della democrazia e il dramma è che a volte non ce ne rendiamo nemmeno conto”. Il presidente della Fondazione della Camera della XVI legislatura è convinto che ci si trovi dinnanzi ad un rovesciamento del paradigma della Carta Costituzionale. “Stiamo passando – ha detto – da un regime democratico ad uno oligarchico. Per usare una terminologia ‘gramsciana’ potremmo riassumere questo processo in quella che è la ‘rivoluzione passiva’. Cambia quasi tutto e la gente subisce invece che essere reattiva”. Bertinotti ha sottolineato che la ragione di questa rassegnazione va ricercata nel fatto che le persone si sentono sovrastate dal dominio del mercato e la sua relativa espansione su scala mondiale. “Di fronte a questo ampliamento – ha spiegato Fausto Bertinotti – il fatto più grave è che la politica ha disertato”. E’ stata, in buona sostanza, divorata da questo drago che è la globalizzazione intesa nell’accezione più negativa del globalismo. “Non è escluso – aggiunge – che abbia pensato anche di poterlo cavalcare ed è stata ignominiosamente disarcionata. E la gente è rimasta sola”. Intanto proseguono gli appuntamenti di “Deruta magia di un'arte”, con un fine settimana dedicato ad un grande organista compositore, Girolamo da Diruta. Di questo grande artista derutese si parlerà oggi e domani, alle 17, nell'ambito di un seminario dal titolo “Girolamo da Diruta e il suo tempo”, ospitato nella chiesa di Sant'Antonio. L'iniziativa, che rientra negli eventi in cartellone per “Deruta magia di un'arte”, è stata organizzata dall'amministrazione comunale derutese in collaborazione con la Deputazione di Storia Patria per l'Umbria e la sezione di musicologia dell'Università di Perugia. (MT)
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