Potrebbe essersi infilato tra le ringhiere del balcone, per poi precipitare dal quinto piano nel cortile sotto casa. Sarebbe questa infatti l’ipotesi principale su cui sono al lavoro gli inquirenti che stanno indagando sulla morte di un bambino di 14 mesi, avvenuta ieri sera a Terni. Ad occuparsi del caso la squadra mobile e quella volante della questura ternana, coordinate dal sostituto procuratore Elisabetta Massini, che nelle prossime ore dovrebbero sentire i genitori del bambino, in casa al momento della caduta del piccolo. Sul corpo del bimbo non dovrebbe essere effettuato alcun esame autoptico, anche se una decisione definitiva in proposito verrà presa solo dopo aver conosciuto i risultati degli accertamenti e dei rilievi svolti dalla polizia scientifica. Secondo una prima ricostruzione dell’accaduto, il bambino sarebbe precipitato da un balcone al quinto piano di una palazzina di Borgo Rivo, passando forse tra le sbarre della ringhiera. A soccorrerlo, nel cortile della palazzina, sarebbero stati per primi i genitori, e dopo qualche minuto sarebbero giunti anche i sanitari del 118. Vano però ogni tentativo di rianimazione. Il piccolo infatti è deceduto poco dopo il ricovero in ospedale. (MT)
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