Si alzano le fiamme all'Osmannoro, tra Via Pratese e Via Di Vittorio, su un'area agricola abbandonata.
Impressionanti i numeri della massiccia operazione messa in atto da stamattina dalla guardia di finanza, che ha colpito duramente l'illegalità cinese in Toscana.
Irruzione delle forze dell'ordine in un capannone gestito da cinesi in via Buozzi, all'Osmannoro. 31 le persone intente a lavorare su macchine da cucire, taglierine, macchine punzonatrici. Tra loro, 13 lavoratori sono risultati in nero, uno clandestino.
La polizia indaga sull'incendio divampato la scorsa notte nella sede di una concessionaria Porsche, nei pressi dell'Osmannoro. Le fiamme hanno devastato due uffici e distrutto due auto che erano parcheggiate nel piazzale antistante. Sono stati gli abitanti della zona a dare l'allarme, alle 5,30 circa di stamane. Sul posto polizia e vigili del fuoco.
I finanzieri del Gruppo di Firenze diretti dal capitano Gabriel Romitelli, a seguito delle indagini svolte, hanno scovato una mensa abusiva in un garage dell'Osmannoro. Il locale, di proprietà di un italiano, risulta essere regolarmente affittato ad un cittadino cinese che lo ha subaffittato ad altri due connazionali, un uomo e una donna. I due sono i titolari dell'attività illecità. Avevano messo su un vero e proprio buisness, l'uomo a orario di pranzo portava con un furgoncino a domicilio in tutti i capannoni i pasti appena cucinati.
Sequestrato dai finanzieri del Gruppo di Firenze un capannone di oltre 2.000 mq. Il fabbricato era adibito alla lavorazione della pelle, i responsabili delle ditte cinesi che operavano all'interno, incuranti del divieto del sindaco, continuavano imperterrite il loro lavoro. Le Fiamme Gialle fiorentine hanno operato in collaborazione con il Nucleo Ispettivo del Lavoro dei Carabinieri di Firenze, la Polizia Municipale, l’ASL, la Direzione Provinciale del Lavoro e Vigili del Fuoco di Firenze. Oltre al sequestro dell’immobile si è proceduto alla perquisizione dell’intera struttura.
Protestano davanti alla Asl di Sesto Fiorentino una decina di rom compresi alcuni bambini contro l'ipotesi di sgombero del campo dell'Osmannoro. I manifestanti hanno accusato l'amministrazione di aver avviato lo smantellamento delle baracche. Su uno dei loro striscioni c'era infatti scritto: "Due baracche distrutte, dove dormiamo stasera?". L'amministrazione comunale conferma che sull'area che ospita il campo nomadi pende un'ordinanza di sgombero ma che "in questi giorni non e' giunta alcuna notizia per l'esecuzione da questura o prefettura".
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