Il prossimo 12 aprile si svolgerà presso l’Aula Magna della Facoltà di Agraria di Perugia il Convegno “La sfida della green economy in Umbria: opportunità per le imprese e ruolo degli enti pubblici” organizzato dal CeSAR (Centro per lo Sviluppo Agricolo e Rurale), CARE srl e Europe Direct- Umbria con la collaborazione della Facoltà di Agraria di Perugia.
Strade troppo trafficate, in assenza di un'adeguata rete di trasporto pubblico, e alti consumi energetici: sono queste le criticità di Firenze così come delineate dallo studio 'Città Sostenibilì di Siemens Italia che è stato presentato oggi con un convegno a Palazzo Vecchio, alla presenza dell'ad Siemens Federico Golla. Il capoluogo toscano presenta però anche alcune eccellenze: la raccolta dei rifiuti, secondo Siemens, e la qualità dell'aria.
Legambiente manifesta tutta la sua contrarietà all’ampliamento fino a 240.000 tonnellate dell’inceneritore di Modena. Secondo l’associazione infatti, l’impianto esistente sarebbe già sufficiente per servire il territorio se venissero nel contempo attuate decise politiche di incremento della raccolta differenziata e di riduzione dei rifiuti.
Domani sera alle 21, presso la sala conferenze di Piazza Redecocca, si terrà una conferenza pubblica dal titolo “L'alternativa all'incenerimento”. L'iniziativa vuole approfondire i temi dei metodi di smaltimento dei rifiuti, con un occhio particolarmente rivolto ai problemi dell'incenerimento e dell'impianto modenese; parteciperanno Carla Poli del Centro Riciclo Vedelago e il dott. Matteo Goldoni, ricercatore dell'Università di Parma che presenterà lo studio Moniter sugli effetti ambientali e salutistici degli inceneritori della regione.
Più che una piscina ormai siamo in un campo di battaglia navale. Il progetto dell'impianto previsto al parco Ferrari promette di creare nuovi scossoni all'interno della maggioranza ora che il comitato Modena Attiva è sceso in campo con una propria controproposta. Il comitato, composto per stessa ammissione da persone vicine al centrosinistra, raccoglie un numero elevato di adesioni e cova lo scontento di molti cittadini che non concordano sulle linee di sviluppo della città.
Con 129 immobili da sanare, la provincia di Modena si aggiudica il triste primato della ‘più ricca’ di amianto dell’Emilia-Romagna. La segue a ruota Reggio-Emilia (107), e poi Bologna (97), Ferrara (89), Parma (82), Forlì-Cesena (76), Piacenza (73), Ravenna (63) e Rimini (33). E’ quanto emerge dal censimento commissionato dalla Regione che individua gli immobili pubblici, o a destinazione pubblica, contenenti amianto e ancora da bonificare (l’elenco è aggiornato al 23 dicembre 2010).
È in corso la determinazione di un nuovo piano di autorizzazioni sull’emissione in atmosfera e sui depositi di olii esausti che riguarda l’impianto di bitume sito nel comune di Savignano. Queste manovre scaturiscono dai ricorsi delle associazioni ambientaliste , prima fra tutte Italia Nostra, rispetto alle condizioni delle autorizzazioni precedenti.
In collaborazione con le associazioni di categoria, Ascom-Confcommercio, Confesercenti, Cna, Lapam e l'Agenzia per la Mobilità di Modena, prende forma l’iniziativa del comune di Modena e di Hera di attuare un nuovo servizio di raccolta differenziata del tipo “porta a porta” del cartone per le oltre 700 attività commerciali del centro storico. Il servizio, operativo già da oggi, sarà svolto quotidianamente con l’obiettivo di aumentare la quantità dei materiali da riciclare e di offrire agli esercizi commerciali un servizio più adeguato.
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